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Facciamo sentire la voce delle montagne alla Conferenza sul clima di Parigi

Ormai ci siamo. A breve partirà la Conferenza Parigi 2015 sul Clima, COP21. Un’occasione da non perdere per far sentire la voce delle montagne del mondo. Nell’editoriale di agosto auspicavo la nascita di una alleanza dei club alpini sul tema del contrasto ai cambiamenti climatici che vedesse il CAI, che è molto attivo su questo fronte, come motore propulsivo. A ulteriore conferma della proattività del CAI sul tema, mentre vi proponevo questa riflessione, il nostro Sodalizio stava inviando all’UIAA (Union Internationale des Association d’Alpinisme) la proposta di inserire nell’ordine del giorno dell’Assemblea generale di Seoul in Corea (20-24 ottobre 2015) l’adozione di una Delibera sul cambiamento climatico da parte delle Federazioni che fanno parte dell’Unione. All’Assemblea, il CAI propone un documento in cui si esprime la preoccupazione per gli effetti dei cambiamenti climatici sulle risorse della terra in generale, e in particolare su quelle delle Terre alte e sulle popolazioni che le abitano. Come sappiamo è proprio nelle zone montuose che tali effetti sono più evidenti. Alla preoccupazione però deve seguire una proposta concreta per capire il fenomeno e migliorare la strategia di contrasto, in questo senso la comunità alpinistica mondiale con il suo bagaglio di competenze, conoscenze e esperienze può essere (è) un valido aiuto. Questo numero di Montagne360 sarà in fase di distribuzione proprio mentre l’Assemblea UIAA sarà in corso, pertanto tenete d’occhio Lo Scarpone: in “tempo (quasi) reale” vi aggiorneremo sull’approvazione del documento. Se sarà approvato, il documento assumerà la veste di Risoluzione UIAA, che forte della volontà di 80 Associazioni aderenti, aiuterà a far sentire la voce delle montagne del mondo sul cambiamento climatico. Vi consiglio di leggere il bell’articolo di approfondimento di Lucia Foppoli e il testo del documento che abbiamo pubblicato su Lo Scarpone.
Il Board dell’UIAA insieme a Mountain Partnership – un’organizzazione di partner nell’ambito delle Nazioni Unite, finalizzata a migliorare la vita delle popolazioni di montagna e a proteggerne l’ambiente – ha predisposto con l’aiuto di climatologi un altro documento, la Declaration Mountain and Climate Change for COP21. La Dichiarazione che è stata recentemente presentata alle Federazioni e Club alpinistici, ad altre organizzazioni e ai Governi nazionali, è più generica rispetto al documento del CAI. L’obiettivo di UIAA è che la Dichiarazione sia da tutti condivisa e sostenuta nelle sessioni negoziali della COP21.
L’attività del Cai su questo tema si arricchisce dell’impegno e il lavoro dell’ “Alleanza per la montagna per contenere gli effetti dei cambiamenti nelle Terre alte” nata a settembre in una riunione presieduta dal Presidente generale del Cai Umberto Martini. All’Alleanza, aderiscono UNCEM, FEDERBIM, Collegio delle Guide Alpine, Società Speleologica Italiana, Università della Montagna, Associazione alpinistica Giovane Montagna, Fondazione Angelini e Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna. Il CAI ne coordina la parte associativa. L’Alleanza sosterrà tutti gli sforzi perché la Conferenza di Parigi-COP21 sul clima si concluda con successo, ponendosi l’obiettivo condiviso dagli Stati di contenere entro i due gradi centigradi il riscaldamento globale e vengano approvate le proposte dell’Unione europea per la riduzione al 2030 del 40% delle emissioni di CO2. Nella grande sfida rappresentata dalla lotta al cambiamento climatico ciascuno di noi dovrebbe farsi ambasciatore e divulgatore dell’impegno del CAI. Il successo di tutti dipende anche dall’impegno del singolo.
Peak & Tip, Montagne360 novembre 2015